Quintino Sella, lo statista con gli scarponi

“Io non so se un quadro di grande artista, lo scritto di un sapiente, il discorso di eloquente oratore possa produrre nell’animo umano impressioni così profonde e così elevate quanto lo spettacolo della natura sulle vette alpine. Si direbbe che il fatidico excelsior ci sia di guida nelle escursioni così nel campo intellettuale e morale come nel fisico”

Descrizione

Quintino Sella, lo statista con gli scarponi
L’invenzione del CAI
a cura di Pietro Crivellaro

La lettera del Monviso di Quintino Sella, ovvero il resoconto della scalata che ha portato alla fondazione del Club Alpino Italiano nel 1863, è un titolo storico molto citato e celebrato. Ma cos’altro ha scritto di montagna il fondatore del Cai? Lo svela questa raccolta di testi rari e perfino inediti, che oltre a contenere la famosa lettera inviata all’amico Gastaldi fa luce su aspetti poco conosciuti e sorprendenti della sua vita. Tre anni prima che nascesse l’Alpine Club, l’“inglese di Biella”, come lo chiamava l’abbé Gorret, fu tra i primi a scalare il Breithorn. Nel 1864 sognò persino di salire il Cervino insieme a Carrel per issarvi il tricolore, riuscendovi solo alcuni anni dopo, quando vinse anche il Monte Bianco e diede testimonianza delle sue imprese e della sua passione per l’avventura alpina nei molti convegni da lui presieduti. Pagina dopo pagina, dai taccuini, dai bollettini Cai, dalle lettere e dai discorsi alpini, emerge in tutta la sua complessità il profilo inconsueto del marito affettuoso, del padre amorevole, dell’amico attento, dell’abile statista, ma soprattutto dell’alpinista instancabile e appassionato che scalava le montagne della patria con l’anelito di “rendere uomini” e di “fare gli italiani”.

Il volume include più di 50 immagini, alcune delle quali inedite, concesse dalla Fondazione Sella.

Pietro Crivellaro, a lungo responsabile del Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, è alpinista e membro del Club Alpino Accademico Italiano. Giornalista e storico dell’alpinismo, per trent’anni ha collaborato al supplemento domenicale de «Il Sole 24 Ore». Ha avviato i suoi studi su Quintino Sella e le origini del Club Alpino Italiano con la riedizione di Una salita al Monviso (Tararà, 1998). Per Vivalda ha curato diverse riedizioni di classici alpini (H. d’Angeville, A. Daudet, E. De Amicis, H.-B. de Saussure, R. Desmaison, A. Dumas, G. Gervasutti, A. Heckmair, E.G. Lammer, A.F. Mummery, L. Stephen) e per i più importanti editori italiani ha tradotto testi di Y. Ballu, P. Berhault, Y. Inoue, P. Joutard. Tra i suoi ultimi lavori, La battaglia del Cervino. La vera storia della conquista (Laterza, 2016) fa luce sulla travagliata vicenda con inediti retroscena, mentre Cinque viaggi alle vette del Monte Rosa di Joseph Zumstein (Zeisciu, 2020) riscopre le origini dell’alpinismo nel grande gruppo italo-svizzero.

Prezzo: 26,00 euro

Prezzo Soci CAI: 21,50 euro

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Informazioni aggiuntive

Autore

Curatori

Pagine

340 (con immagini in b/n e a colori)

Anno

2021

Titolo

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