Il canto, per diffusione territoriale, datazione storica e modalità di comunicazione, è una delle forme espressive più importanti tra le culture nel mondo: gli uomini cantano e molto spesso lo fanno insieme, diventando un coro, occasionale o strutturato.
Il canto popolare è l’espressione spontanea di un popolo e ne interpreta i sentimenti, le aspirazioni e testimonianze: in esso si rispecchiano i fattori ambientali, le tradizioni e le rievocazioni.
Questo sentimento così vero è radicato da sempre nel Club alpino, che da novembre 2014 vi ha dedicato una struttura operativa denominata “Centro nazionale coralità” con l’intento di valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio musicale di cui sono depositari i Gruppi corali del CAI, anche favorendo il censimento dei dati relativi alla consistenza dei Gruppi corali e la realizzazione ed aggiornamento dell’inventario relativo al patrimonio culturale (spartiti, vinili, cd, dvd, opere librarie, ecc.) del CAI.
I gruppi corali sinora aderenti sono una settantina, distribuiti in diciassette regioni, con più di duemila coristi iscritti e capaci di organizzare un migliaio di eventi all’anno.