Domenica 16 gennaio 2022 torna la giornata dedicata alla prevenzione degli incidenti tipici della stagione invernale in montagna. Un evento organizzato dal Club alpino italiano e dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico
Creare sensibilità e accrescere la consapevolezza dei rischi e dei limiti personali nella frequentazione dell’ambiente montano innevato attraverso un’adeguata informazione. Questi gli obiettivi di “Sicuri con la neve”, la giornata di prevenzione e autosoccorso del Club alpino italiano e del Corpo nazionale alpino e speleologico (Sezione nazionale del Cai) che si terrà domenica 16 gennaio 2022. Si tratta di un evento diffuso che coinvolgerà oltre trenta località montane appartenenti a dodici regioni italiane. L’iniziativa fa parte del più ampio progetto “Sicuri in montagna” che il Cai e il Cnsas dedicano alla prevenzione.
I temi al centro dell’edizione 2022 saranno le valanghe, le scivolate su neve e ghiaccio, nonché il rischio di ipotermia, spesso causa della maggior parte degli incidenti che coinvolgono i frequentatori della montagna nel periodo invernale.
Il messaggio che Cai e Soccorso alpino vogliono trasmettere è che l’autoresponsabilità e una preventiva e adeguata formazione sono elementi imprescindibili per una corretta frequentazione delle Terre alte. Nel corso di questa pandemia, infatti, l’attività del Soccorso alpino e speleologico non si è mai fermata: 8.032 sono stati gli interventi di soccorso nel 2021.
Le attività proposte il 16 gennaio, nel rigoroso rispetto delle norme anticovid, comprenderanno il presidio di percorsi escursionistici e scialpinistici, con l’allestimento di stand informativi e dimostrativi, anche a scopi didattici, e campi neve. Non mancheranno dimostrazioni dell’utilizzo di artva, pala e sonda, che da quest’anno sono obbligatori per i frequentatori di ambienti innevati nei quali sussistano rischi di valanghe. Saranno inoltre organizzati diversi convegni in tema di prevenzione e autosoccorso.
«La decisione di tornare a proporre la giornata nazionale “Sicuri con la neve” con attività in presenza non è stata facile. Da una parte, c’è la piena coscienza delle precauzioni che la pandemia ancora ci impone, dall’altra, la consapevolezza che le attività in montagna proseguono, gli incidenti non lasciano tregua e tendono, forse paradossalmente, ad aumentare», afferma il responsabile del progetto Elio Guastalli. «Per il Cai e il Soccorso alpino e speleologico parlare di prevenzione è un dovere e lo facciamo, come sempre, richiamando fortemente la responsabilità personale. Quella responsabilità che serve tanto per far fronte agli incidenti in montagna, quanto per combattere questa pandemia».