La parola ai delegati: il Cai si confronta sul presente e sul futuro del sodalizio

Quasi 400 i delegati intervenuti durante l’evento in streaming. Una mattinata dedicata al confronto tra rappresentanti del territorio e Presidenza generale.

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Sabato 28 novembre, quasi 400 i delegati intervenuti durante l’evento in streaming (il video è disponibile qui). “Una mattinata dedicata al confronto tra rappresentanti del territorio e Presidenza generale, con l’obiettivo di verificare l’efficacia e funzionalità di questa modalità di comunicazione, perché possa trasformarsi in un modello di dialogo destinata a permanere e riproporsi nel tempo”, spiega il Presidente generale Vincenzo Torti.

“La parola ai delegati non sostituisce l’Assemblea annuale che non è stato possibile tenere, ma che ne avrebbe rappresentato uno dei momenti di maggior rilievo. Per questo, onde mantenere la possibilità di dialogo e confronto tra i rappresentanti del territorio e i vertici del Sodalizio, è stata organizzata una mattinata destinata ad accogliere i contributi dei Delegati, gli interrogativi e i rilievi, in funzione di risposte e chiarimenti da parte della Presidenza generale, anche con l’obiettivo – precisa il Presidente Torti – di trasformare questa modalità operativa, in considerazione delle vigenti restrizioni, come pure  in ulteriore prospettiva, da occasionale a ricorrente”.

Su queste premesse, si è tenuto un evento-confronto tra Delegate e Delegati e la presidenza generale, reso possibile e amplificato dalle tecnologie e dai sistemi per le dirette streaming. I messaggi de singoli delegati sono stati affidati a dei video o a testi scritti, i cui contenuti saranno resi disponibili a tutti i Soci su apposito link.

L’apertura è stata affidata al direttore Andreina Maggiore  che, oltre a presentare  il programma della giornata si è poi resa interprete degli interventi scritti pervenuti.

Gli interventi e i pensieri dei delegati
Gli interventi hanno toccato i temi di più stringente attualità, dalle iniziative di solidarietà sociale durante la pandemia al Fondo di attenzione a favore delle Sezioni, dalle coperture assicurative alla costituenda Cooperativa Montagna e Servizi, dalla comunicazione alla tutela ambientale. Il giovanissimo delegato del Cai Gorizia Luca del Nevo ha ricordato quanto il Club alpino italiano possa incidere sulla tutela degli ambienti montani. “Un’azione a diversi livelli: le sezioni possono incidere sulle escursioni, limitando il numero di partecipanti. Oppure sul trasporto, favorendo l’utilizzo di mezzi sostenibili e infine favorendo la messa in atto di buone pratiche da parte dei soci”, spiega Del Nevo. “Per quanto riguarda i gruppi regionali invece, possono diventare un luogo di incontro di più realtà che hanno come fine unico la tutela dell’ambiente montano. Con il Comitato direttivo centrale, il Cai può far sentire la sua voce: attraverso degli accordi con i ministeri competenti si potrebbe diffondere una rete di trasporti green oppure collaborare con la convenzione delle alpi per riconvertire i poli sciistici”, conclude il delegato. Il presidente del gruppo regionale sardo Matteo Marteddu invece, ha inteso puntualizzare come l’emergenza Covid abbia rafforzato in tutti il convincimento della necessità di promuovere attivamente una rinnovata cultura ambientale.

Non sono mancati infine, i richiami al senso di appartenenza e al significato dell’essere “Soci e non clienti” – come nell’intervento di Angelo Maggiori – e all’“umiltà e umanità” che devono ispirare le nostre azioni, come ricordato dalla presidente Sat, Anna Facchini.

Risposte e chiarimenti
“Il momento che stiamo vivendo non deve trasformarsi in dramma. Da criticità, la pandemia può costituire un’occasione per rafforzare l’impegno e la valenza del sodalizio” – ha ricordato il Presidente Torti – soffermandosi, poi, nel fornire chiarimenti sulle novità assicurative e sull’ipotesi di costituzione di una cooperativa di servizi, spiegandone le risalenti motivazioni di fondo e la funzionalità rispetto allo svolgimento di tutte quelle attività, comunque di interesse di Soci e Sezioni, ma che, non essendo strettamente legate alla finalità del Sodalizio, impegnano in modo improprio parte del personale dell’Ente.

Sono state presentate le iniziative di imminente attuazione, con l’obiettivo di coinvolgere i Soci, anche se a distanza: dalle dirette streaming per la Giornata internazionale della montagna, il prossimo 11 dicembre, all’iniziativa “Natale in alta quota”,  con una serie di proiezioni online di film dedicati al mondo delle terre alte, realizzata di concerto con il Trento Film Festival e che prevede la proiezione di 12 pellicole tra le più significative ,nel periodo dal 15 dicembre al 15 gennaio.

Gli interventi dei vicepresidenti
Durante l’evento, sono intervenuti anche i vicepresidenti Antonio Montani e Lorella Franceschini. Il primo ha affrontato il tema dei Rifugi durante la scorsa estate, nonché quello del Sentiero Italia Cai e della cartografia di imminente realizzazione; la seconda ha trattato delle innovazioni tecnologiche volte a migliorare in modo significativo la comunicazione interna ed esterna al Club Alpino Italiano. “Già nella prima ondata Covid 19 – ha spiegato il Vicepresidente Montani – ci siamo chiesti come potevamo dare una risposta alle richieste che pervenivano dal mondo dei Rifugi. Una risposta tempestiva è stata la fornitura gratuita a tutti i nostri Rifugi del kit per la sanificazione, frutto di un lavoro attento e particolareggiato dal punto di vista scientifico, cosi da trasformare il CAI in punto di riferimento anche di varie associazioni di rifugisti”.

Il Sentiero Italia Cai e la sentieristica in generale sono stati l’occasione per ribadire l’impegno insostituibile dei tanti volontari che rendono possibile la fruizione di tutti gli itinerari di montagna.

Quanto al tema della comunicazione, la vice presidente Lorella Franceschini, ha sottolineato come “questa recente pandemia abbia confermato la indifferibilità di una evoluzione della dimensione dei sistemi informativi del Cai. Abbiamo costituito una cabina di regia per far fronte alle necessità che già il presente indica come indifferibili, quali ad esempio la possibilità di consentire ad ogni Sezione, fruendo della piattaforma della Sede Centrale, di pubblicare informazioni proprie e riceverne. Si tratta di intervenire in modo significativo sulla architettura interna del sistema informativo, al fine di creare uno spazio destinato ad ospitare tutti i contenuti che possano rivestire interesse diretto per Soci e Sezioni”.

Il neo coordinatore del CC Alessandro Ferrero Varsino  ha colto l’occasione per invitare tutte le Sezioni ad elaborare i propri statuti avvalendosi dei modelli base appositamente predisposti  tenendo conto della eventuale volontà di costituirsi in Ente del Terzo Settore oppure no. I commenti che hanno accompagnato il corso dell’evento ne hanno confermato il generale apprezzamento, con l’invito a riproporne di analoghi in seguito.

La giornata si è conclusa con l’intervento del direttore Maggiore che ha rivolto i saluti e gli auguri ai delegati, affindando  alla coralità dei Cai Uget, l’interpretazione de “la montanara”: inno ufficiale del Club alpino italiano.

 

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