Artisti, giovani avventurosi e ragazzi che piantano boschi per il pianeta sono al centro del numero di dicembre di Montagne360. Tanta neve nelle proposte escursionistiche e nuove frontiere per gli alpinisti.
Sono le storie di montagna, tra avventura, cura e arte, il tema trainante della numero di dicembre della rivista del Club alpino italiano Montagne360. Storie di montagna che, come scrive il direttore Luca Calzolari, sono «storie di vita, di passioni, storie realizzate e di speranze. Storie di artisti, di giovani avventurosi, di ragazzi desiderosi di crescere in un mondo migliore, di persone che nutrono la legittima ambizione di non veder scomparire la vita in montagna».
Nello speciale i lettori troveranno l’intervista al pittore
Angelo Bellobono, originario di Nettuno (RM), che ha trasformato
l’esperienza escursionistica in arte disegnando quadri con la terra raccolta sulle vette appenniniche. Altri due articoli hanno come protagonisti i giovani: il sedicenne
Francesco Bruschi racconta le 40 vette, i 160 km e i 12mila metri di dislivello complessivi percorsi in 11 giorni sulle
Alpi Apuane, in compagnia del ventenne
Francesco Tomé. Con la viva voce dei ragazzi protagonisti, poi, viene presentato il progetto
“Un bosco per il pianeta” del gruppo giovanile del
Cai Parma, che ha visto la piantumazione di
250 piantine di abete bianco autoctono sulle montagne “di casa”. Restando sull’A
ppennino emiliano, infine, due professionisti bolognesi raccontano il proprio impegno per convincere le comunità di migranti stagionali a rimanere sul territorio, facendo così rinascere borghi spopolati come
Chiapporato.
Nell’editoriale e nel Peak&Tip il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti e Luca Calzolari, augurando un buon Natale ai lettori, guardano al nuovo anno richiamando l’importanza della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e della responsabilità. Valori con i quali la pandemia può trasformarsi un’opportunità per valorizzare le montagne.
Tanta neve nelle proposte escursionistiche che portano il lettore sulle Dolomiti e in Val d’Ossola, con sei itinerari di tutte le difficoltà da effettuare con le ciaspole ai piedi (qualcuna adatta anche ai più piccoli).
Anche l’alpinismo ci porta tra i panorami dolomitici, con un giro itinerante dell’Agnèr e della Croda Granda, da effettuare nella bella stagione. Si scende poi in Appennino, sul Gran Sasso, con una nuova frontiera per gli scalatori: le Torri Nascoste del Monte Corvo, luogo a misura d’uomo e ancora vergine.
Spazio in questo numero anche a testimonianze e memorie di eventi e protagonisti del passato: si inizia con il racconto di un’esperienza tra “montagne in fiamme” da parte di due escursionisti impegnati nella traversata delle Pale di San Lucano che, nell’ottobre 2018, si trovarono al centro di un incendio. Si continua con il ricordo della slavina della Chiusetta che, trent’anni fa, travolse nove speleologi nel Massiccio del Marguareis sulle Alpi Marittime. Si chiude con un ritratto di Franco Miotto, grande alpinista e accademico del Cai, morto a 88 anni lo scorso 7 ottobre.
La storia dei gruppi corali del Cai, con autorevoli contributi sul canto popolare, è la protagonista del libro targato Cai Cordate vocali, che trova spazio su M360 insieme al racconto degli incontri fatti sulle tappe piemontesi del Sentiero Italia CAI da parte di Franco Faggiani, uno degli autori delle guide ufficiali che usciranno nel 2021.
Presenti infine approfondimenti sul concetto di paesaggio, conseguenza della relazione tra natura e attività umana, e sui Soci Cai della terza età, in continua crescita.
Il portfolio fotografico ci mostra immagini uniche della mostra Rock the mountain!del Museo della Montagna di Torino, che racconta la presenza dell’immagine delle vette nella musica internazionale.
Scienza, curiosità, attualità, cronache di nuove ascensioni e notizie dal mondo Cai completano come sempre il numero di dicembre, che anche questo mese, oltre ad arrivare nelle case dei Soci ed essere acquistabile in edicola a 3,90 euro, è consultabile on line
a questo indirizzo.