Coronavirus, Cai dona ad Anpas 50 auto per l’assistenza domiciliare nelle aree montane

Si rinnova la collaborazione tra Cai e Anpas: il Club alpino italiano stanzia 500mila euro per l’acquisto di mezzi utilizzati dai volontari delle Pubbliche assistenze d’Italia.

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Se è vero che “le montagne sanno aspettare”, lo stesso non si può dire per coloro che hanno bisogno di assistenza, soprattutto nei giorni dell’isolamento forzato per contenere la diffusione del coronavirus.
Il Club alpino italiano ha voluto compiere un gesto concreto di solidarietà stanziando mezzo milione di euro per sostenere in tutto il Paese l’assistenza domiciliare a chi ne ha più bisogno. A cominciare da anziani, malati e disabili.

Il Cai rinnova così la collaborazione con Anpas
: i 500mila euro saranno utilizzati per l’acquisto di 50 Fiat Panda, donate e messe a disposizione delle pubbliche assistenze di tutto il territorio nazionale per raggiungere le case di chi è in difficoltà a causa dell’emergenza in corso.

«Sono giorni difficili per tutti, anche per noi, che siamo costretti a rimanere nelle nostre case anziché andare sulle amate montagne. Ma se saremo capaci di valorizzarli, non saranno giorni inutili» spiega il Presidente generale del Cai, Vincenzo Torti. «La somma stanziata vuole essere l’espressione della solidarietà del Club alpino italiano nei confronti dell’intero nostro Paese. Abbiamo scelto di devolverla attraverso una collaborazione con Anpas, nostra amica nella costruzione della Casa della Montagna di Amatrice, che ha bisogno di mezzi per consentire ai propri volontari di raggiungere le case di coloro che hanno bisogno di assistenza per età, malattia o disabilità. Queste cinquanta autovetture andranno ai volontari, in tutte le regioni, rappresentando così un Sentiero Italia CAI della solidarietà».

La conferma dell’efficacia di questa collaborazione di reciprocità solidale – che, come ricordato da Torti, ha portato alla realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice, che oggi ospita il Centro operativo comunale per la gestione dell’emergenza Covid-19 – arriva proprio dalle Pubbliche assistenze. «Un grazie a nome di tutti i nostri volontari ai nostri compagni di viaggio del Cai» commenta il presidente di Anpas nazionale e virologo, Fabrizio Pregliasco. «È in momenti come questi che si vede veramente il valore dell’amicizia e della vicinanza tra due associazioni come il Club alpino italiano e Anpas. Un riconoscimento importante, prima di tutto a livello etico, del nostro agire. Un grazie personale al presidente Torti, che si è particolarmente attivato affinché fosse possibile questa donazione che aiuterà a migliorare ulteriormente l’efficacia del nostro impegno quotidiano in tutta Italia nell’assistenza domiciliare».

Secondo il Presidente generale del Cai, questo è «il modo migliore con cui scambiarci gli auguri di Pasqua. Una Pasqua che – conclude – ci possa accompagnare nel cambiamento, per potere fare sempre meglio. Con una presenza del Cai intelligente, solidale e onesta. Stando a casa, ovviamente. Perché le nostre montagne sanno aspettare».

Comunicato congiunto Cai-Anpas

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