Una storia di gioventù, di vita nelle terre alte e di bullismo, un saggio sull’emergenza climatica nelle Alpi e un volume fotografico su una delle più importanti spedizioni alpinistiche italiane in Himalaya. Copre diverse aree tematiche la presenza editoriale del Club alpino italiano nell’edizione 2019 di Sondrio Festival, la Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, in programma dal 14 al 24 novembre.
“In un’ottica di continua diffusione del messaggio del CAI sull’importanza dell’amore e del rispetto della natura, della tutela dell’ambiente e di una frequentazione lenta, sostenibile e consapevole della montagna, abbiamo deciso di partecipare a quei festival che sposano questi valori“, affermano il direttore editoriale del Club alpino italiano Alessandro Giorgetta e la responsabile della promozione Anna Girardi. “In questa ottica il Sondrio Festival è un partner ideale per promuovere insieme la ricerca del bello, la solidarietà e il rispetto di ogni biodiversità. Ringraziamo il presidente del nostro Centro di cinematografia e cineteca, il valtellinese Angelo Schena, per il suo impegno nel dare vita a questa partnership”.
La prima delle tre presentazioni targate CAI (tutte organizzate al Teatro Sociale di Sondrio e tutte a ingresso libero) vedrà protagonisti gli alunni delle scuole: sabato 16 novembre alle 15 Claudio Morandini presenterà il suo romanzo per ragazzi Le maschere di Pocacosa (edito da CAI e Salani nel 2018), in un appuntamento che prevede un laboratorio dove i bambini potranno dare libero sfogo alla propria creatività insieme all’autore.
Il protagonista della storia è Remigio a cui, anche se ha dodici anni, le maschere fanno paura. C’è un motivo, però: quando arrivano i giorni di Carnevale, a Pocacosa (paese di montagna immaginario) tutti sembrano impazzire e, nascosti dentro mascheroni spaventosi, minacciano, inseguono, distruggono, infieriscono e sembrano avercela soprattutto con lui, che a scuola è il più bravo. Per proteggersi, Remigio scappa, su per il bosco, verso le cime, dove troverà il modo di rifarsi, dopo aver imparato ad ascoltare i suoni della natura, a percepire ogni odore, a capire ogni verso degli animali e a saper rispondere a tono. Si tratta dunque di un’insolita storia di montagna che profuma di boschi e libertà e che tratta con sensibilità il tema del bullismo.
Il giorno successivo (domenica 17 novembre, ore 15:15) sarà la volta di Alex Cittadella con il suo saggio Breve storia delle Alpi tra clima e meteorologia (edito da CAI e Franco Angeli), fresco vincitore del premio Dolomiti Unesco alla rassegna friulana “Leggimontagna”. Uscito nella primavera di quest’anno, il libro, che ha un arco cronologico di riferimento che va dal Medioevo alla Prima guerra mondiale con accenni anche all’età antica, offre uno sguardo a volo di uccello con l’obiettivo di fornire spunti mirati per un quadro d’insieme sull’emergere della questione climatica nel contesto alpino. Il tutto con l’ausilio di fotografie d’epoca del Museo Nazionale della Montagna e della Fondazione Angelini. Una particolare attenzione viene riservata all’avvio delle osservazioni meteorologiche sistematiche, alla fondazione degli osservatori lungo tutto l’arco alpino e all’azione congiunta di enti nazionali (tra cui il CAI) e sovranazionali per lo studio del clima.
Infine, il venerdì della settimana seguente (22 novembre, ore 18:15) Alessandro Giorgetta presenterà il volume fotografico Gasherbrum IV. La montagna lucente (del quale è curatore), pubblicato interamente dal Club alpino lo scorso anno, in occasione del 60° anniversario della celebre spedizione italiana guidata da Riccardo Cassin. Una spedizione, lo ricordiamo, che vide Walter Bonatti e Carlo Mauri raggiungere la vetta, grazie anche allo sforzo comune di tutta la squadra. Dopo l’introduzione ad opera di Giorgetta, che contestualizza l’impresa dal punto di vista storico e culturale, le parole lasciano alle immagini il racconto dell’impresa, con decine di foto, per la maggior parte di Fosco Maraini (storiografo e documentarista della spedizione), che esprimono in modo magistrale il paesaggio naturale e umano, teatro di quella esperienza.
Le tre presentazioni sono organizzate dal Centro operativo editoriale del CAI con la collaborazione della Sezione Valtellinese di Sondrio.
Per maggiori informazioni sul festival: www.sondriofestival.it