Nella nuova uscita della collana “Personaggi” edita interamente dal Club alpino italiano, l’autore traccia il profilo degli uomini che, tra ‘800 e ‘900, hanno praticato l’alpinismo a diretto contatto con la montagna, motivati da voglia di scoperta e studio dell’ambiente montano.
La montagna conserva storie di vita, di passione e di sacrificio come pochi altri ambienti al mondo. Fra quelle vastità di ghiaccio e roccia si custodiscono vicende e imprese che esprimono senza mezzi termini la più pura essenza dell’uomo e del suo valore. Questa la premessa del libro Alpinismo dietro le quinte di Lorenzo Revojera, nuova uscita della collana “Personaggi”, edita interamente dal Club alpino italiano.
L’autore del volume traccia il profilo degli uomini che, fra Ottocento e primo Novecento, hanno praticato l’alpinismo a diretto contatto con la montagna e con una sensibilità capace di andare oltre la mera tecnica. Il tutto attraverso l’impiego, come unici attrezzi, di corda, piccozza e ramponi. Non a caso, il sottotitolo del libro è “By fair means: uomini che fecero l’alpinismo senza mezzi artificiali”.
Come scrive l’autore nell’introduzione, i protagonisti del libro “sulla base del by fair means, quindi a diretto contatto, senza mediazioni, con la montagna reale, hanno praticato l’alpinismo in modo singolare e originale, distinguendosi dagli altri scalatori, più noti per le prime ascensioni alle Alpi o per gli exploit himalayani. In altre parole, in montagna hanno espresso una particolare sensibilità che va oltre la pura tecnica”.
Le pagine del libro intendono dunque far emergere i profili di scalatori che sono stati spinti da un’inguaribile passione per la scoperta e lo studio dell’ambiente montano. Le vicende raccolte, valutate anche sulla base di materiale inedito, vogliono far vivere al lettore lo stupore e la vertigine della vetta, ma soprattutto dimostrare come la montagna sia quel terreno severo e a volte implacabile dove l’uomo è costretto a rivelare la sua più autentica personalità.
“La lettura di Alpinismo dietro le quinte sarà per ognuno di noi un’occasione per riavvicinarsi, capitolo dopo capitolo, alla montagna che più assomiglia a coloro che la amano veramente, quella che rifugge dalle mode del superaffollamento, dagli exploit a sfondo pubblicitario, dalla disattenzione per i luoghi attraversati e le genti e le culture incontrate“, scrive il Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti nella presentazione. “Sarà anche possibile conoscere più da vicino, colti nella loro umanità, personaggi che spesso, per i più, sono solo dei nomi, scoprendo, in tal modo ed in ciascuno di essi, una capacità di visione che ha lasciato un’impronta ancora presente nell’alpinismo attuale“.
Alpinismo dietro le quinte (formato 14,5×22 pagine 148) è acquistabile nelle librerie specializzate e sul sito store.cai.it a un prezzo di 17,00 Euro. I Soci del Club alpino lo possono richiedere inoltre alla propria Sezione di riferimento.
Biografia Lorenzo Revojera
Lorenzo Revojera (Milano, 1930), ingegnere, è iscritto dal 1947 alla Sezione di Milano del CAI, di cui è stato anche consigliere. Ha retto la SUCAI Milano dal 1953 al 1956, mentre dal 1999 al 2003 ha fatto parte della Commissione Centrale della Biblioteca Nazionale del CAI. Membro accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), collabora a vari periodici di cultura alpina. Ha pubblicato diversi volumi e monografie tra cui Storie di casa e di montagna, la raccolta di racconti Sui monti fioccano, il romanzo Le fragole dell’Alpe Devero. È del 2004 la biografia del conte Francesco Lurani Cernuschi intitolata Un patrizio milanese verso la modernità. Nel 2006 ha dato alle stampe L’avventura della montagna, una storia dell’alpinismo per ragazzi, e nel 2008 Studenti in cordata. Storia della SUCAI 1905-1965.