Tra gli obiettivi lo studio congiunto degli antichi popoli di montagna e delle loro interazioni con l’ambiente, oltre all’organizzazione di azioni e percorsi formativi
L’Istituto italiano di preistoria e protostoria (IIPP) e il Club alpino italiano (CAI) intendono contribuire allo sviluppo culturale e alla valorizzazione del territorio montano, con azioni e interventi per favorire le conoscenze sul popolamento antico fin dalle origini quale presupposto per una più efficace salvaguardia e per uno sviluppo sostenibile del territorio. Tutto questo attraverso l’attivazione di una rete di relazioni virtuose che condivida risorse, conoscenze e competenze.
Questa la premessa dell’Accordo quadro di collaborazione scientifica appena stipulato da IIPP e CAI, che intende fare in modo che le attività di ricerca dei due enti possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente. In particolare la sinergia riguarda la progettazione, l’attuazione e la promozione di studi e sperimentazioni, caratterizzati da innovazione metodologica e operativa, che abbiano al centro la conoscenza delle antiche popolazioni di montagna e delle loro interazioni con l’ambiente.
Tramite l’accordo si vogliono poi promuovere iniziative scientifiche che favoriscano lo studio, la ricerca, la salvaguardia e la valorizzazione delle più antiche testimonianze della frequentazione umana nelle terre alte italiane, anche attraverso la progettazione di azioni o percorsi formativi innovativi finalizzati alla preparazione e all’aggiornamento.
Grazie alla stipula, di volta in volta, di appositi accordi scritti tra le parti, saranno portati avanti studi e ricerche congiunte su progetti specifici e sarà organizzata la partecipazione (sempre congiunta) a programmi di ricerca nazionali e internazionali.
Come referenti e responsabili dell’accordo (che ha durata triennale) l’IIPP ha indicato la dottoressa Monica Miari, mentre il CAI l’architetto Giuliano Cervi (Presidente del Comitato Scientifico Centrale dell’associazione).