Certificazioni

Il Club Alpino Italiano è da sempre impegnato a promuovere uno sviluppo ambientale sostenibile in relazione alla frequentazione della montagna; nel perseguimento delle proprie finalità statutarie, svolge da tempo attività orientate sia a migliorare le proprie “performance” ambientali, in particolare nel campo della Green Public Procurement, sia a diminuire l’impatto ambientale derivante dalla presenza dei rifugi che esso gestisce.

Pertanto, nella consapevolezza della crescente sensibilità ambientale del mondo alpinistico e delle istanze delle quali questo mondo si fa portatore, farà propri i principi della gestione ambientale delle strutture di proprietà e si adopererà per individuare obiettivi di miglioramento ambientale, per organizzare e reperire le risorse finanziarie, scientifiche e le risorse umane, essenziali per le azioni necessarie al loro raggiungimento, nell’ottica di un miglioramento continuo.

In particolare la Sede Centrale del Club Alpino Italiano, proprietaria degli uffici di Via Petrella a Milano e della Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti ad Alagna, è consapevole che l’attività svolta presso le proprie sedi, possa avere un impatto sull’ambiente e considera il rispetto dell’ambiente stesso come una parte integrante di tale attività.

Per questo il CAI ha scelto di adottare per gli edifici di proprietà un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 14001:2015, in prosecuzione all’esperienza della certificazione ottenuta nel 2002 secondo la UNI EN ISO 14001 per il Rifugio Capanna Osservatorio Regina Margherita.

ISO 14001:2015

Politica Ambientale

Osservatorio Regina Margherita

Nel 2002 la Capanna Osservatorio Regina Margherita ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 14001 che comprova il suo minimo impatto sull’ambiente circostante. È un edificio peculiare, fondamentale punto di riferimento per le operazioni di Soccorso Alpino e parte del patrimonio storico-culturale del Cai. Non è solo un rifugio per alpinisti, ma una struttura complessa che offre la possibilità di agevolare la ricerca scientifica negli ambienti di alta montagna.