S’intitola “Il bacio della vertigine. Un’ascensione esistenziale” la nuova uscita della collana Passi di Ponte alle Grazie e Club alpino italiano. L’autore descrive le sensazioni provate durante la salita dell’Aiguille du Tour, nel Massiccio del Monte Bianco, accompagnate da riflessioni filosofiche sulla pratica alpinistica come strumento per affrontare le proprie fragilità
Una filosofia della vertigine, necessaria per attraversare e superare le proprie fragilità, sulla quale l’autore riflette durante un’esperienza in montagna in compagnia dell’amica Juliette, approfondendo e dilatando il proprio rapporto con la pratica dell’alpinismo.
Questo il filo conduttore de Il bacio della vertigine. Un’ascensione esistenziale, il nuovo libro del filosofo e carpentiere francese Arthur Lochmann, che esce per la collana “Passi” di Ponte alle Grazie e Club alpino italiano.
Riflessioni filosofiche sullo sforzo dell’ascesa
La narrazione ha come teatro il sentiero che porta al Rifugio Albert 1er, nella valle di Chamonix, e culmina con un panorama mozzafiato sull’Aiguille du Tour, nel Massiccio del Monte Bianco. È questa la cima che Lochmann vuole raggiungere insieme a Juliette.
Sono i riferimenti alla filosofia a permettere all’autore di riflettere sulle intense sensazioni che dominano il suo corpo durante lo sforzo dell’ascesa, acuite dagli agguati della vertigine di cui soffre. Riferimenti che vanno dalla separazione fra mente e corpo di Cartesio al sublime di Kant, dall’esistenzialismo di Sartre all’angoscia di Kierkegaard.
La vertigine da ostacolo a risorsa
Le voci di questi pensatori risuonano sulla roccia al punto da confondersi con essa e, grazie alla scrittura limpida e vivace di Lochmann, diventano parte integrante della scalata. Una volta raggiunta la vetta, l’autore proverà una profonda unità con il mondo sensibile e, inaspettatamente, una trasformazione della vertigine da ostacolo in risorsa.
«Sul ripido sentiero del futuro ci saranno sicuramente le vertigini. Ma, piuttosto che desiderare una stabilità che non c’è più, e senza dubbio non c’è mai stata, tanto vale ascoltare questa sensazione così comunemente diffusa», afferma Lochmann.
L’autore
Il richiamo delle cime alpine e del sole accecante d’alta quota ha accompagnato Arthur Lochmann sin dai suoi vent’anni, parallelamente agli studi in filosofia all’Université Panthéon-Sorbonne di Parigi. Ha inoltre lavorato come carpentiere per dieci anni, un’esperienza che gli ha dato un insegnamento esistenziale. Attualmente è anche traduttore di saggistica e di narrativa dal tedesco e dall’inglese.
Il bacio della vertigine. Un’ascensione esistenziale (156 pagine) è disponibile, oltre che in libreria, sullo store online del Cai a un prezzo di 16 euro. Qui i Soci possono acquistarlo a un prezzo scontato.