Una montagna da tutelare con la sua biodiversità, una frequentazione rispettosa delle Terre alte da promuovere con l’attenzione e la curiosità verso le culture locali, senza aggressioni e senza l’unico obiettivo di una vetta da raggiungere a tutti i costi. Il tutto con una costante attenzione alle conseguenze della crisi climatica e alle opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna.
Sarà ricco il programma dell’evento online “Alpinismo, cultura, ambiente, scienza per le montagne. Con il Club alpino italiano per difendere la biodiversità delle Terre alte”, con il quale venerdì 11 dicembre il Cai saluterà la Giornata Internazionale della Montagna. L’appuntamento andrà in onda sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del Sodalizio dalle ore 18 alle 21,30 no stop e sarà introdotto dal Vicepresidente generale Erminio Quartiani.
Coralità che sarà protagonista nel corso di tutto l’evento. Tutti gli interventi in programma saranno infatti inframezzati da esibizioni canore di undici Cori Cai, con i brani che hanno fatto la storia di questo genere di canto. I gruppi che si esibiranno sono: Coro Edelweiss Torino, Coro Cai Uget, Coro della Sat, Coro della Sosat, Coro Cai Bovisio Masciago, Coro Cet, Coro Cai Frosinone, Coro La Martinella Cai Firenze, Coro Cai L’Aquila, Coro Cai Melegnano e Coro Cai Sondrio.
Il tema della Giornata Internazionale della Montagna 2020 è la biodiversità delle Terre alte, che sarà approfondito nel dialogo tra l’alpinista Hervé Barmasse e il Presidente generale Vincenzo Torti. Sulla necessità di una sempre maggior consapevolezza della sua tutela si baserà anche l’intervento del referente nazionale del Gruppo grandi carnivori Davide Berton, che parlerà della convivenza di predatori come il lupo e l’orso con le attività umane tipiche delle Terre alte (specialmente quelle zootecniche).
Di grande attualità sarà la presentazione della posizione del Club alpino italiano relativa a “Cambiamenti climatici, neve e industria dello sci”, che sarà illustrata dal Presidente della Commissione centrale tutela ambiente montano Raffaele Marini. Una posizione che, dati e numeri alla mano, evidenzierà l’ormai insostenibile dipendenza dalla monocultura dello sci alpino per il turismo montano invernale. Il glaciologo Claudio Smiraglia parlerà invece di ghiacciai, conducendo gli spettatori dalla biodiversità alla geodiversità.
Durante la serata ampio spazio sarà dedicato al Sentiero Italia CAI, con la proiezione in anteprima del trailer del documentario ufficiale in lavorazione proprio in queste settimane e il punto della situazione sulle guide escursionistiche ufficiali edite da Idea Montagna, con gli autori che hanno percorso diverse tappe dell’itinerario negli ultimi mesi. Interverranno il Vicepresidente generale Antonio Montani, il regista del film Luca Bergamaschi e l’editore Francesco Cappellari. Oltre al trailer del documentario, sarà mostrato un contributo di uno degli autori delle guide, Franco Faggiani.
Il progetto transfrontaliero dei “Villaggi degli alpinisti” sarà illustrato dalla Vicepresidente generale Lorella Franceschini, con una particolare attenzione alle prossime località che, dopo la Val di Zoldo, saranno accompagnate dal Cai nel percorso di candidatura. Sull’alpinismo patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco interverrà invece con un importante contributo Mariassunta Peci del Mibact.