Dal 30 agosto al primo settembre parteciperanno al raduno oltre 120 ragazzi dagli 8 ai 18 anni provenienti da Sezioni CAI di Lazio, Marche, Veneto, Friuli ed Emilia. In programma escursioni, giochi, visite culturali e convivialità. Organizzano le Sezioni CAI di Amatrice, Ascoli Piceno e Macerata.
Tre giorni in gruppo, per conoscere, conoscersi e fare esperienze nella cornice della montagna. Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre Amatrice diventerà una sorta di capitale dell’Alpinismo giovanile del Club alpino italiano, grazie al raduno intitolato “Una montagna di amicizia”, organizzato dalla Sezione CAI locale e da quelle di Ascoli Piceno e Macerata.
I giovani Soci CAI amatriciani, ascolani e maceratesi ospiteranno i coetanei delle Sezioni di Gemona del Friuli (UD), San Donà di Piave (VE), Gorizia, Pordenone, Parma e Reggio Emilia. In tutto parteciperanno oltre 120 ragazzi dagli otto ai diciotto anni, provenienti da cinque regioni italiane.
“Lo scorso anno i ragazzi delle Sezioni di Amatrice, Ascoli Piceno e Macerata sono stati ospitati in Emilia Romagna e in Friuli. Da subito, dunque, abbiamo sentito l’esigenza di ricambiare l’ospitalità ricevuta“, spiega la Vicepresidente del CAI Amatrice Catia Clementi. “Accogliere un numero così elevato di ragazzi di diverse zone d’Italia, a cui vanno aggiunti gli accompagnatori, ci permetterà di far conoscere la nostra terra che, anche se ferita, ha ancora molto da offrire, soprattutto dal punto di vista naturalistico”.
I vari gruppi arriveranno ad Amatrice nel pomeriggio di venerdì 30 agosto e saranno sistemati nei locali della scuola donata dal Trentino subito dopo il sisma. Sabato 31 agosto il serpentone dei ragazzi raggiungerà i Pantani di Accumoli, che uniscono i Monti della Laga ai Sibillini (partenza da Madonna delle Coste, località di Accumoli), mentre domenica 1 settembre i ragazzi visiteranno l’oasi naturalistica Orie Terme e il Museo delle tradizioni di Conifigno (frazione di Amatrice), unico rimasto agibile dopo il sisma. Non mancheranno i passaggi al monumento dedicato alle vittime del sisma e al cantiere della Casa della Montagna, ormai ultimata.
“Questa tre giorni sarà un’occasione per dimostrare che possiamo ripartire dalle cose semplici: un paio di scarponi e uno zaino ci possono rimettere in cammino ripartendo dai sentieri“, conclude la Clementi. “Ci saranno momenti di conoscenza reciproca, di gioco. Mangeremo, dormiremo e cammineremo insieme. Anche il luogo in cui saremo ospitati, la scuola del Trentino, costruita a tempo di record, è un luogo simbolo: senza questa scuola molte famiglie avrebbero abbandonato il territorio”.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Amatrice e sostenuta da diverse associazioni, a cui vanno i ringraziamenti degli organizzatori.