Il protocollo è stato sottoscritto dai rispettivi presidenti regionali dell’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane e del Club alpino italiano, Stefano Ferrari e Vinicio Ruggeri. L’intesa fa seguito e intende dare attuazione a quella sottoscritta a livello nazionale a ottobre 2017
I Presidenti regionali per l’Emilia-Romagna dell‘Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane, Stefano Ferrari, e del Club alpino italiano, Vinicio Ruggeri, hanno firmato un protocollo d’intesa che impegna le due associazioni di volontariato a collaborare per la promozione del territorio attraverso la erogazione di servizi al turismo lento di scoperta.
Il protocollo, che fa seguito a quello firmato dai rispettivi organi nazionali il 17 ottobre 2017 e ne vuole essere strumento attuativo, prevede un’attività congiunta nella manutenzione dei sentieri che fanno parte dei “Cammini” e la formazione dei volontari sui temi delle risorse culturali ed ambientali presenti sul territorio con lo scopo di promuovere la conoscenza e la frequentazione consapevole del territorio regionale attraverso lo sviluppo di un turismo lento di scoperta e responsabile e per offrire servizi di accoglienza ed accompagnamento agli escursionisti in transito in Emilia-Romagna.
I cammini, in particolare la Linea Gotica, si propongono anche di trasmettere alle giovani generazioni valori e identità in un’ottica di cultura della pace e della conoscenza delle radici storiche del proprioterritorio e delleproprietradizioni, con l’ulteriore obiettivo di costruire un “Sistema territoriale a rete”:una sorta di museo storico integrato e organizzato a livello regionale, che funga da contenitore di memoria, identità culturale, territorio e paesaggio, nella cui fattibilità siano pienamente coinvolte le amministrazioni regionali a tutti i livelli, enti e istituzioni culturali, associazioni e cittadini.
“Esiste un significativo bisogno di dare evidenza e conoscenza al patrimonio immateriale e culturale presente lungo i nostri cammini,al fine sia di offrire ai potenziali visitatori, viaggiatori ed escursionisti le conoscenze storiche, devozionali, militari, culturali ed ambientali, sia di garantire loro supporto e logistica a livello locale, nelle varie tappe che si trovano lungo i percorsi”, affermano Ferrari e Ruggeri.