Club Alpino Accademico Italiano (CAAI)

Club Alpino Accademico Italiano

Il Club alpino accademico italiano (CAAI) nasce nel 1904 con lo scopo di riunire i soci Cai che hanno acquisito meriti speciali nell’alpinismo senza guide. È una sezione nazionale del Club alpino italiano.

Aperto a tutti i soci maggiorenni che hanno svolto attività alpinistica di particolare rilievo per almeno cinque anni, anche non consecutivi, e agli alpinisti residenti all’estero anche non iscritti al Cai, il Caai ha come scopo principale promuovere l’alpinismo a elevato livello di difficoltà su tutte le catene montuose del mondo.

Costituiscono titoli aggiuntivi di merito, a integrazione di quelli solamente alpinistici, le attività a carattere esplorativo, a carattere culturale e organizzativo, le attività inerenti la montagna e l’alpinismo, e le attività svolte in seno al Cai. Sono invece incompatibili con l’ammissione l’attività professionistica, come quella della guida alpina, e la pratica dell’alpinismo come fonte prevalente di reddito.

I soci sono divisi in tre Gruppi: Gruppo occidentale, Gruppo centrale, Gruppo orientale.
A sua volta, ciascun Gruppo può dividersi in sottogruppi.

Ogni Gruppo è retto da un Comitato di presidenza composto dal presidente e da due vice-presidenti. Essi, unitamente ad un proboviro e ad un revisore dei conti, sono eletti dall’assemblea di Gruppo a maggioranza dei votanti.

Il Presidente generale convoca e presiede le riunioni del Consiglio generale e ha facoltà di intervenire alle riunioni del Consiglio centrale del Cai.

Attualmente i Soci del CAAI sono circa trecento.
Il Caai è anche impegnato nella conservazione e nel ripristino dell’ambiente naturale montano.